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Articolo di Sessuologia su Seduzione e Corteggiamento, scritto dal dott. Alessandro Petrini, uscito su rivista Pharmamagazine nel 2015 per la rubrica “Eros in città”

Nella vita di ognuno di noi, a seconda dell’età e in “misura” variabile, possiamo iniziare a sentire voglia di stare con qualcuno in intimità fisica per la ricerca del piacere erotico grazie a vari fattori. Un particolare assetto endocrino in virtù di adeguati valori ormonali. Per i pensieri che formuliamo o le immagini che mettiamo in sequenza nella nostra mente, apposta o per caso. Per i segnali di corteggiamento, seduzione, disponibilità che qualcuno ci manda. Spesso tutti questi fattori concorrono nell’attivazione del desiderio

 

LA DINAMICA DEL CORTEGGIAMENTO

È riconoscibile evoluzionisticamente anche nei mammiferi e negli uccelli, ed esprime il connubio tra dimostrazione di potere e cura dell’altro, prendendo in prestito gli schemi comportamentali del Sistema Agonistico e del Sistema dell’Accudimento finalizzati però alla conquista erotica dell’altro. Se pensiamo che la danza del corteggiamento degli orsi può durare per tre giorni, con lo scopo primario di rassicurare la femmina che se lascerà avvicinare il maschio questi non le farà del male, possiamo iniziare a intuire l’origine e la funzione sociale delle complesse emozioni e rappresentazioni che si attivano nelle situazioni di flirt tra esseri umani. Il corteggiamento è un comportamento davvero delicato, perché con esso il maschio e la femmina si preparano a un’interazione che richiede che prima si siano reciprocamente dati le massime garanzie che non si attaccheranno. Questo perché, soprattutto durante l’orgasmo, ma anche durante tutta l’interazione sessuale, il soggetto si espone a uno dei momenti in cui la capacità di controllo e autodifesa è ridotta al minimo. Potrebbe sembrare esagerato pensare che la sicurezza personale e il timore di aggressione abbiano a che fare con il corteggiamento tra esseri umani, ma se riflettiamo sulla possibilità di sentirsi giudicati, rifiutati, presi in giro o traditi come rischi connessi all’entrare in intimità con qualcuno, si può intuire come il corteggiamento possa servire a stabilire un minimo livello di fiducia reciproca per potersi dedicare alla ricerca del piacere insieme.

 

IL PUDORE

È un’emozione del Sistema Motivazionale della Sessualità con una precisa funzione evolutiva. Poniamo ad esempio che vi siano un signore e una signora e immaginiamo che, classicamente, sia lui a prendere l’iniziativa avvicinandosi. Se però uno sconosciuto si avvicina troppo, in base ad alcuni istinti primari di protezione, le reazioni più comuni saranno lo spavento e la tendenza a mandarlo via. Poniamo però che, tutto sommato, questo sconosciuto non dispiaccia alla signora in questione. Lei, allora, risponderà involontariamente con un iniziale segnale di resa. Arrossirà e magari chinerà il capo: una tipica reazione di pudore. Se l’altro lo coglierà bene, dovrà solo rallentare un po’ e avere pazienza, poiché il pudore è il segnale che qualcuno si è avvicinato a noi troppo velocemente rispetto alle regole della danza del corteggiamento.

 

L’ACCUDIMENTO COME ARMA DI SEDUZIONE

Alcuni gesti vengono da sempre, lungo tutta l’evoluzione delle specie, veicolati ai fini della seduzione e del corteggiamento. Quando il passerotto corteggia la femmina offrendole un vermetto, lei non è affamata e sa benissimo procurarsi i vermi da sola. Quindi questo è un gesto di seduzione, che permette di rompere le regole della territorialità e condividere lo stesso spazio: altrimenti l’accoppiamento sarebbe impossibile. Ovviamente lo facciamo anche noi con i baci Perugina o con il classico invito a cena. Trovare un proprio modo di usare la seduzione e il corteggiamento diventa importante nello stabilire un certo equilibrio di potere all’interno di una coppia, dove entrambi sono padroni di uno spazio di movimento, controllo e decisione, favorendo un clima paritario di cooperazione: dimensione, questa, su cui le attivazioni fisiologiche della sessualità funzionano al meglio. eros in città In tutte le specie, uomo compreso, il maschio corteggiante cerca di mostrare anche la propria potenza, ovvero la capacità di prendersi cura della partner e dell’eventuale futura prole. Così senza sapere il perché il ragazzino si atteggia come il pettirosso corteggiante: alza le spalle e si mette in “posizione” con il petto in fuori e la pancia in dentro. Il pudore è il segnale che qualcuno si è avvicinato troppo velocemente rispetto alle regole della danza del corteggiamento Un segnale importantissimo, che colpisce i nostri sensi in modo complesso e organizzato, è quello della seduzione: il comportamento di un’altra persona che ci invia segnali di interesse e disponibilità o addirittura si avvicina e con la prossimità o il contatto fisico ci fa capire che ha voglia di stare con noi. Sembra però che ci sia una differenza di tipo evoluzionistico tra maschio e femmina. Così lui è più sensibile all’immagine del corpo, mentre lei è più attenta agli aspetti semantici del segnale mandato dal maschio. In linea di tendenza la femmina è più attratta da un uomo che invia segnali di potere, mentre il maschio è più sensibile all’immagine del corpo in quanto tale, come oggetto appetibile, ovvero di desiderio.

 

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Dott. Petrini Alessandro

Il dottor Alessandro Petrini è Psicologo, Psicoterapeuta e Sessuologo Clinico. Si è specializzato in Psicoterapia Cognitiva a Torino